La Torre dell’Orologio svetta, quasi fosse una porta d’accesso, nel cuore di Venezia: San Marco.
Lo stile rinascimentale è in rottura da un lato, e unione dall’altro con le caratteristiche della pizza. A emergere nella struttura il grande orologio blu e oro che segna ora, giorno, fasi lunari, e zodiaco.
Definita anche Torre dei Mori è un confine tra la ricca zona commerciale delle Mercerie e il cuore della città.
La storia
Costruita tra il 1946 e il 1499 dall’architetto Mauro Codussi, la Torre dell’Orologio è uno dei luoghi simbolo di Venezia.
L’edificio fu pensato per sostituire l’orologio di Sant’Alipio, ormai vecchio e inadeguato per la piazza. Nel 1493 il Senato approvò la costruzione, e due anni dopo fu deciso il luogo di costruzione, affinché si potessero iniziare i lavori.
Una testimonianza del 1499 la testimonianza del Sanudo, storico di origini veneziane, comprova la fine dei lavori: “Fo aperto et scoperto la prima volta l’orologio ch’è su la piaza, sopra la strada va in Marzaria, fato cum gran inzegno, e belissimo”.
Il nome Torre dei Mori viene dal fatto che sulla sommità furono poste due statue raffiguranti i mori. In origine la torre era una, ma in soli cinque anni vennero costruite anche le due laterali.
Tra Settecento e Ottocento continuarono i lavori di modifica e perfezionamento, per dare maggiore stabilità e migliore aspetto dell’imponente edificio.
L’orologio della Torre
Ciò che spicca maggiormente della Torre è sicuramente l’orologio, ideato nel 1493 dai fratelli Ranieri. Un meccanismo costruito con ingegno e precisione. Sul quadrante più grande si potevano leggere le posizione relative ai cinque pianeti allora conosciuti: Saturno, Giove, Marte, Venere e Mercurio, le fasi lunari e la posizione del Sole nello Zodiaco. L’indicazione dell’ora avveniva secondo il sistema italiano: un giorno di 24 ore di lunghezza variabile a seconda del periodo: invernale più corto, estivo più lungo.
Verso la zona delle Mercerie, un quadrante più semplice indicava il tempo.
Il cuore dell’Orologio è un complicato insieme di ingranaggi situati in una grande struttura metallica a pianta cruciforme posta al centro della Torre. Quattro sezioni distinte compongono il motore del sistema. Le quattro parti, denominate anche treni, sono formate da un tamburo su cui è avvolta una catena che porta il peso motore, da una ruota intermedia, e da una ventola che ha la funzione di freno e regola la frequenza dei rintocchi.
Le quattro sezioni sono:
– Il Treno del Tempo.
– Il Treno del funzionamento dei Mori.
– Il Treno dei 132 colpi: la suoneria dei 132 colpi (detta “meridiana”) interviene prima dei Mori a mezzogiorno e a mezzanotte. I 132 rintocchi vengono battuti da due martelli supplementari posti sulla circonferenza della campana e il numero corrisponde alla somma dei rintocchi che battono i due Mori nelle 11 ore precedenti.
– Il Treno della Macchina Astronomica
L’ Orologio infine, è dotato anche di un meccanismo a carillon, che si attiva in un giorno particolare: il 6 gennaio. Se siete a Venezia per l’Epifania, recatevi in Piazza San Marco, dove a ogni scoccare di ora, il pannello laterale delle ore si apre per lasciare passare statue in legno rappresentanti i personaggi della Natività e i Re Magi. Le statue rientrano poi nella Torre attraverso il pannello laterale dei minuti situato dal lato opposto dell’Orologio.
Leggende e curiosità
Diverse sono le storie legate a questo edificio. La prima proviene da un popolare detto veneziano: “Te fasso veder mi che ora che xe!”.
Secondo la tradizione, i condannati a morte attendevano la loro fine di fronte dell’imponente edificio. Tra le due colonne di Piazza San Marco: il Leone alato e San Teodoro, questi guardavano scorrere attraverso le lancette dell’orologio gli ultimi istanti della loro vita.
Per quanto riguarda il vero e proprio orologio, secondo le leggende popolari, il Maggior Consiglio fece strappare gli occhi ai fratelli Ranieri, artefici del capolavoro. Un tale macchinario in cui matematica, fisica e meccanica convivono in armonia non poteva e, soprattutto doveva, esistere in altri luoghi.
C’è poco di vero dietro a questa leggenda, tant’è che Gian Carlo, uno dei due fratelli, venne incaricato dalla Serenissima per la manutenzione. Con i soldi guadagnati, Ranieri avrebbe vissuto con la famiglia all’interno della torre.
Gian Carlo Ranieri diede avvio al mestiere del “temperatore”, ovvero colui che vive e si occupa della torre. Il lavoro cesserà solo nel 1998, quando la tecnologia creerà un meccanismo per sostituire l’uomo.
Come vedere la Torre dell’Orologio
All’edificio, situato a pochi passi dalla Basilica di San Marco, si accede su prenotazione, acquistando i biglietti direttamente dal sito ufficiale o mediante telefonata. Dati gli spazi stretti e ripidi della torre è sconsigliato l’accesso a chi ha difficoltà motorie e ai bambini di età inferiore ai 6 anni.
In alternativa, per fondere la visita della Torre con quella della città, si può prenotare un tour guidato.
Tour guidato a piedi dalla città
Lasciatevi guidare da un esperto alla scoperta della città, passeggiate tra le calli strette di Venezia verso Piazza San Marco, centro vitale della Serenissima dove si trova la Torre dell’Orologio. Ascoltate le storie dei duchi e dei principali protagonisti del passato di Venezia, e poi proseguite verso uno dei quartieri più prestigiosi della città: il sestiere Castello.
Prima di tornare a San Marco passeggiate verso la piazza Santa Maria Formosa, la casa di Marco Polo, la Chiesa di San Giovanni e Paolo e il Ponte di Rialto, dove ogni giorno si svolge uno dei mercati rionali veneziani più celebri.
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Venezia tour: alla scoperta della Torre dell’Orologio.
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Durante il percorso, fai attenzione ai simboli che segnano il passare del tempo, tra cui le due figure di bronzo che suonano la campana, un originale sin dalla sua installazione nel 1497.
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